A voi una interessante intervista a Maurizio Viscidi, allenatore di calcio italiano, Coordinatore delle Nazionali Giovanili della FIGC, rilasciata a Colantonio Cesidio, in data 26.11.2012, attraverso l’aula interattiva della FIGC Settore Tecnico, meritevole ancora di attenzione. CC: Volevo chiedere al Professore: in Italia una seduta di allenamento come è strutturata? E in Spagna per esempio? Visto che a livello giovanile vincono in Europa e nel mondo? MV: La seduta ideale per il settore giovanile è composta da 5 momenti: 1)Esercizi: si privilegia il rapporto giocatore palla senza la presenza di avversari. 2) Situazioni semplici: si lavora sul 1c1, 2vs1, 2vs2 fino un massimo di 6vs6. 3) Possessi palla: si esercitano i giovani a mantenere il possesso della palla, possibilmente utilizzando i giochi di posizione. 4) Giochi a tema: consiglio di fare molte partite con regole vincolanti particolari e in modo specifico il gioco rasoterra e il gioco con un numero di tocchi limitati. 5) Concludere sempre la partita con una parte di gioco libero per verificare gli apprendimenti e per liberare l’istinto di ogni giovane. In Spagna la prima parte è simile alla nostra però curano meglio il passaggio di interno rasoterra perché è molto più veloce e il controllo orientato. Nelle situazioni fanno molti più 1vs1 di noi. I giochi di posizione(possessi palla) arrivano ad occupare anche 30′ dell’allenamento. Rispetto a noi fanno molta meno tattica collettiva. CC: Il tema scottante è sempre quello della forza, quando si parla di preparazione atletica. Quali sono le metodiche in questo caso in Italia e in Spagna? Come ci comportiamo con i ragazzi? MV: Sono stato circa un mese in varie sessioni a Barcellona e non ho mai visto un allenamento di forza. I casi sono due: o privilegiano la tecnica o la forza viene fatta prima che i giocatori vadano sul campo. Io penso che nei giovani la fase sensibile dell’apprendimento vada ottimizzata per insegnare la tecnica. CC: A quale età si deve specializzare un giocatore giovane? E fino a quell’età deve provare tutti i ruoli? MV: Fino alla categoria giovanissimi i ragazzi devono provare più ruoli possibili. Dalla categoria allievi invece il ragazzo deve avere una sua collocazione predominante. CC: Professore, insegnate la tattica nei settori giovanili? E in Spagna? MV: In Italia c’è un’eccessiva preoccupazione di insegnare la tattica collettiva difensiva. In Spagna la maggior parte dell’allenamento viene fatta con i possessi palla privilegiando quindi la tecnica in forma dinamica e la fase offensiva in generale. CC: Nei nostri settori giovanili si punta molto sulla tecnica o si bada più all’aspetto fisico? Se un ragazzo è piccolino, però ha talento, noi lo consideriamo un potenziale giocatore o no? Non lo scartiamo insomma per il suo fisico? MV: Ho trovato molto interessante l’acronimo TIPS che viene utilizzato dalla scuola olandese e svizzera. T sta per tecnica, I sta per intelligenza di gioco; P sta per personalita’/comportamenti; S sta per speed=velocità. Come vede, loro non misurano con il metro il giocatore e anch’io condivido questa classificazione: non si scarta un giocatore per il fisico, casomai per altre lacune.
TIKRIT
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