Sbagliare è umano, perseverare anche; perché poi il bandolo della matassa se si è sorretti da tenacia e passione lo si trova. Quando la forza e la freschezza fisica dei ragazzi non ti abbandonano mai. Va a finire che nevica!!! Ce l’avevamo fatta a fatica, allungando in modo assurdo tempi e distanze, ma ce l’avevamo fatta. Ci siamo scontrati con una realtà che tutti insieme abbiamo faticato a digerire. Tutto lecito, come ai giochi di Stone. Storie note. Ma il sogno è uno solo, ed è ben preciso. Se vuoi fare centro, è ovvio che un pallone scaricato ad una decina di centimetri dal bersaglio non ci soddisfi appieno. Cesare Pavese diceva:” si è impeccabili soltanto con coloro che non ci interessano”. Credo che avesse ragione. Insomma è roba nostra, con dentro tutto l’ardore, tutto il talento della nostra razza geniale. Il calcio è prima di ogni altra cosa divertimento. Lo dico sempre ai miei ragazzi: abbiate prima di tutto rispetto, vivete lo spirito primigenio dello sport. Scouting si, ma anche e soprattutto formazione. Fin dal primo tesseramento (6anni), dove i piccoli calciatori dedicano la maggior parte del tempo alla psicomotricità in ambiente dedicato, fattore questo che apre a livelli cognitivi o attentivi sempre più fini, e pone le basi per una migliore coordinazione generale, indispensabile per l’acquisizione e il perfezionamento del gesto tecnico. Ricerca della palla, entusiasmo e controllo sono le basi. Equilibrio, consapevolezza e fantasia sono omaggi graditi. I giovani di oggi hanno bisogno di sentirsi coinvolti, guidati, stimolati, anziché istruiti; non hanno la fantasia dei nostri tempi; non hanno gli spazi, Sulmona insegna, ed è imbarazzante questa mediocrità. Non hanno le distrazioni, vivono in un’ era dove non c’è bisogno di pensare, basta premere un tasto per vedere o conoscere il mondo intero. La carenza del pensare fa perdere loro delle qualità primarie per diventare calciatori. Quali sono gli ingredienti ideali per una bella giornata di allenamento o partita? Ai ragazzi basta poco: una giornata un po’ uggiosa, accarezzata da un leggero venticello, un campo ben tirato con il profumo dell’erba naturale, qualche spettatore possibilmente dalla loro parte, genitori, amici e amiche adoranti ed eccitati come il primo giorno di scuola, pronti/e ad applaudire sempre, anche se commetteranno un errore banale. Far tacere un vecchio è cosa difficile. Far poi tacere un vecchio poeta è cosa impossibile…
TIKRIT65