E’ un ottimo inizio cercare attraverso i giovani la formula sacra della fantasia che porta sempre alla vittoria. Disciplina profonda, continua presenza in tutte le zone del campo, grande motivazione, benzina della vita, ed invito al saccheggio degli avversari conquistati. Un calcio incisivo, aspro, quasi piratesco. Erik T.H. guida l’Ajax come avrebbe guidato la nave ammiraglia Francis Drake, pirata ufficiale della Regina Elisabetta, all’epoca della Invicibile Armada. Non cerca uno schema perfetto, sa che non esiste, e che comunque sarebbe replicabile. Cerca la squadra impossibile, quella capace di reggere gli schemi impossibili, di farne un breviario quotidiano con i suoi giovani, 98/99… Gli stessi assorbono meglio, accettano quasi soltanto le fantasie. E pieno di fantasia è il calcio di questi ragazzi. “Dove serve fermezza, ci vuole rigore. Dove serve fantasia, deve esserci massima libertà di espressione. Questo sta a dimostrare che mescolando disciplina e fantasia si possono ottenere risultati importanti anche in aziende “fragili” come il calcio. “Giocano bene la palla a grande velocità” capendo nel minor tempo possibile, dove metterla. Solo chi ha un controllo perfetto della stessa, può correre rapidamente palla al piede. Il calcio è anche questo, è costringere gli altri al tuo modo di essere. “Guardando la partita ieri sera, si muovevano tanto e in tanti, che mi sembrava a volte che non riuscissero a stare nel mio 42 pollici!!!Tecnica superiore, velocità e resistenza. “Nell’ultimo minuto di recupero, 0 a 1, sull’ultimo rilancio inglese erano in sette in pressione”. Non buttano mai via la palla. I giovani “più importanti” dettano il ritmo della partita, non sul proprio rendimento, ma in base al rendimento della squadra.“A volte bisogna andare più lenti, per saper andare più veloce” recitava un vecchio proverbio orange. Un rischio c’è: bisogna temere moltissimo la sapienza degli avversari sui calci lunghi. Possono superare le linee di centrocampo e di difesa, e lasciare liberi gli attaccanti davanti al portiere. Questo rischio va valutato in base alla grande qualità degli avversari, e alla loro buona disponibilità in quella serata.Sfrontatezza, ma anche grande attenzione difensiva, come si è visto ieri sera. Il pallone è dato sempre da un giocatore in movimento ad un altro in movimento, mai ad uno fermo. Al centro del gioco non c’è il pallone, ma il giovane. Molti senza un grande fisico, tagliano il campo da sinistra a destra e viceversa, facendo quello che gli ispira il loro talento, ma avendo dentro un senso spontaneo dell’armonia del calcio. E le giunture della perfezione resistono sempre, e le nuove idee forniscono la chiave per aprire porte nuove.“Il calcio è dribbling, fantasia quando un giocatore segna; il resto è modernismo quasi inutile…
TIKRIT65