Stipendi non pagati al Cas di Pescara: tutto tace.

Devo purtroppo constatare, con grande rammarico e amarezza, che a distanza di quasi 20 giorni dalla mia pubblica denuncia inerente il mancato pagamento degli stipendi da ben 13 mesi da parte della società Gestione Orizzonti per il lavoro svolto da me ed altri colleghi presso il Cas di Pescara, non si è mossa foglia. Infatti, non solo non ho ricevuto le mie spettanze, sebbene siano scaduti nel frattempo i termini della diffida accertativa notificata dall’Ispettorato del lavoro di Pescara e del decreto ingiuntivo, inoltrato dal mio legale, ma non c’è stato nemmeno un semplice cenno da parte dell’azienda e della prefettura, la quale aveva appaltato alla società sopra menzionata il lavoro nel Cas. Sono una persona perbene che nella vita ha sempre lavorato duramente ed onestamente, ed alla quale nessuno ha mai regalato nulla, e non penso di meritare questa situazione, e, soprattutto, di essere trattato con tanta sufficienza. A questo punto l’ultima strada da percorrere per recuperare il mio credito è quella del pignoramento, che rischia di essere un percorso lungo e costoso, il quale non garantisce assolutamente il recupero delle mie spettanze. In altre parole: potrei perdere altro tempo e altro denaro, senza alla fine recuperare quello che mi è dovuto, aggiungendo al danno altro danno. Arrivati a questo punto chiedo che si apra un tavolo di concertazione tra l’azienda, la prefettura e gli ex lavoratori, al fine di trovare una soluzione concreta al problema, e , soprattutto per fare chiarezza su una situazione che comincia ad essere snervante.  Penso, che nel caso in cui le acque non dovessero smuoversi a stretto giro, di cominciare una civile e pacifica protesta, organizzando  un sit – in di fronte alla prefettura. Il lavoro è dignità, non carità.

CHRISTIAN BARISANI

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