Il calcio femminile fa bene. E’ l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. E’ rito nel fondo, anche se è evasione e libertà. Ai numeri che cambiano, ai brividi che aumentano. C’è la voglia di sorprendere e la carica delle debuttanti. La passione per il calcio è più forte di tutto. E le grandi cose non si creano mai senza passione. Tante gocce di talento in un mare di ambizione. Facce divertenti all’inno, vivo azzurro femminile. Sul loro viso si dipingevano le emozioni quando arrivava il suono della luce del sole, la grande bellezza al primo lampo di Paradiso, restando là sulla spiaggia della libertà. Dove sono? Sono partitea passi di mambo. Ed è come scrive Kundera: “non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse”.“Dissero che inseguivano l’utopia, quella cosa che aiuta a vivere, tu la insegui, fai due passi per avvicinarla, e lei ne fa altri due ed avanza, ma fa camminare le donne anche nel calcio”. E inizia lo spettacolo per chi ha sete di calcistico sapere. E’ uno spettacoloche smuove le emozioni, una novità piacevole. A volte le parole non servono, basta guardarsi negli occhi per capirsi. Sono sufficienti un gesto tecnico, un colpo di tacco, una stretta di mano, un urlo liberatorio, una grande emozione. Il calcio è anche questo. E’ pure business, e gli interessi che ci ruotano intorno sono inimmaginabili. Ma c’è anche il calcio delle sfide, dove il business sono la fantasia e la passione. Divertimento puro, fatto di concentrazione, serio, ma tale deve rimanere. Divertimento negli allenamenti e in partita, altresì in un Mondiale. E’ bellissimo vedere che c’è ancora uno spazio per la leggerezza, quasi un ritorno ad essere bambine. Il ricordo di loro brilla come una festa. I ricordi sono fantastici, perché aggiustano il passato. Lo sistemano, lo addolciscono. Lo colorano con la patina del tempo. La novità è lo spettacolo, lo stadio pieno, seimilioni di “spettatori e spettatrici” su Rai 1, la competizione, tutte vogliono giocare, quindi si impegnano al massimo per mettere in difficoltà il Mister. La velocità di crociera è quella di una nave che punta dritta con la sua prua verso il prossimo porto, e il prossimo porto è sempre l’ultimo, perché in questo viaggio non sono previste fermate intermedie. Sarebbero una perdita di tempo, energie sprecate senza un fine. Sono fortissime e determinate. “Lieve è l’oprar se in molti è condiviso” per dirla all’Omero. Sono messe bene in campo, inseguono un sogno e corrono, corrono tanto, come le formiche. La passione azzera i sacrifici e le ragazze ne hanno da vendere. E’ fatta di piccoli e grandi momenti che si sommano. Tutte le strade sono belle e difficili, aspre e poi lisce, in discesa ed in salita. Ma tirando fuori il coraggio, la passione e la fantasia, potranno sognare. Queste sono le qualità che fanno la differenza. Bisogna far brillare la fantasia. Lavorare sulla tecnica e sull’istinto. Tecnica con fantasia, più istinto, più motivazione. La stessa è la benzina della vita e del calcio; una Ferrari senza benzina non cammina, meglio una 500 con il serbatoio pieno. Come dimostrano le grandi calciatrici che non hanno bisogno di una piena fisicità. Basta guardare Barbara Bonansea! Chapeau!
TIKRIT65