Ci sono tanti club, la stragrande maggioranza, che l’importanza dei giovani l’hanno scoperta o riscoperta in coincidenza dell’anno zero del pallone italico, e chi invece, da sempre, sa che il bello del calcio è anche osservare,cresc
Ed io li apprezzo, perché svegliano i miei sogni.Tante gocce di talento, in un mare di passione e divertimento. Perché certe volte le parole dicono, ma un sorriso abbatte le barriere. Bellissimo è l’aspetto del campo, tutto verdeggiante e popolato sempre più di ragazzi che si appassionano al giuoco. Un maestro della tecnica, Karl Neski,amava sempre ripetere: vale più un primo controllo del pallone fatto bene, che cento metri corsi in dieci secondi. E’ diventato nel tempo, il mio primo comandamento. Alla fisicità esasperata, bisogna cercare di anteporre sempre l’elogio del bel gesto tecnico. Ma la bravura da sola non basta, occorre tanta applicazione e sacrificio costante. Credo che le squadre migliori a livello giovanile non sono quelle che vincono di più, ma quelle in cui hai dato un’impronta tale, che consentirà alla maggior parte dei ragazzi o del gruppo, di arrivare in alto. Fatto sta, che non ho mai pensato alla squadra come il luogo predestinato solo per fenomeni, ma ad un grande laboratorio, in cui sotto determinate condizioni, bisogna cercare un percorso tutti insieme, con la stessa finalità.
Il nostro percorso in gruppo continuerà. Vorrei concludere dicendo che lo sport in generale e il calcio in particolare, conditi da una buona dose di vero spirito sportivo e solidale, possono realizzare in tutte le realtà, presupposti di concreta aggregazione e divagazione del proprio personale spirito sportivo. D’altra parte, sebbene sia in grado di far impazzire il cuore, è pur sempre un gioco, un bellissimo gioco.
TIKRIT