Pescara a Verona per evitare un incubo di mezza estate

Verona, Città bellissima per i suoi monumenti, per la sua storia e per la sua cultura, ha ispirato nel corso degli anni anche una delle più grandi opere del genio di Shakespeare. Mi riferisco al celebre dramma intitolato “Romeo e Giulietta”, che proprio nella città scaligera trovò la sua degna ambientazione, con le due famiglie rivali che osteggiavano il matrimonio tra i due giovani, entrambi alla fine del racconto morti in maniera tragica.
Chi non ricorda poi l’altra celebre commedia del grande drammaturgo e poeta inglese, intitolata “Sogno di una notte di mezza estate”? Ecco, a proposito di tragedie, sempre sportivamente parlando, e di opere legate al grande personaggio britannico, mi viene da parafrasare l’ultima opera menzionata, in riferimento al difficile impegno del Pescara di venerdì sera al “Bentegodi” di Verona contro il Chievo, gara dove entrambe le formazioni si giocano i loro rispettivi obbiettivi: il Chievo l’accesso ai play off, il Pescara la salvezza, almeno quella diretta, senza passare per le forche caudine di un insidiosissimo play out. La formazione abruzzese ,reduce dallo striminzito successo in casa contro un Livorno retrocesso da tempo e pieno di ragazzi della squadra “Primavera”, oltre questo, risulta essere una delle squadre peggiori a livello di rendimento nel girone di ritorno, nonostante il cambio alla guida tecnica dopo l’esonero di Le Grottaglie per Sottil. La formazione abruzzese sembra avere finito la benzina e a tratti pare molto demotivata. Allora ci ha pensato il maitre a penser del calcio pescarese, Sebastiani, che dopo alcune sue uscite non proprio in stile Lord inglese su una nota emittente locale, ha provato a dare la carica alla sua squadra, per evitare una retrocessione che avrebbe dei risvolti clamorosi e per certi versi imprevedibili. Basterà per evitare al Pescara un incubo di mezza estate? Lo sapremo venerdì sera, per ora qualcuno pensi a ricordare che un bel tacere non fu mai scritto.
CHRISTIAN BARISANI