Il cielo era azzurro come l’occhio di una bambina. Un silenzio quasi irreale faceva da cornice al campo vicino al Bar Ristoro il chiosco. I due confabulavano, ma il paese, il loro cuore era rimasto lo stesso. La vita scorreva tranquilla e il tempo aveva un ritmo diverso, più umano se vogliamo. Con lui ho rivissuto il senso della solidarietà, lo stesso che provo a tirare fuori ai miei giocatori. La solidarietà è un sentimento che sana le fratture, una colla a lunga durata, nel lavoro di squadra, di team è importante. A volte le parole non servono, basta guardarsi negli occhi per capirsi. Sono sufficienti un gesto, una parola, una stretta di mano. Il calcio è anche questo. Ciak, 321 si gira… Azione… Gli esordienti erano due squadre dove ognuno di loro giocava un ruolo importante. Erano cerbiatti alla scoperta del mondo. Due squadre compatte, grandi e piccoli insieme. Era divertimento puro, fatto di concentrazione, serio, ma tale rimaneva. Conservavano tutti uno spazio per la leggerezza e si davano una possibilità di liberare il proprio istinto. Gli osservatori ci sono anche oggi, ce ne sono tanti e sono ancora i migliori. E oggi, a bordo campo c’era il migliore: Ciotola Gennaro, Responsabile Scouting Settore Giovanile Cagliari Calcio. Ero emozionato, quasi sbiancato, sentivo un grande languore allo stomaco, ma la mia non era fame. Volevo avere cura della mia e della loro passione. Quel buco lì lo sento tutte le volte che calco il campo verdeggiante. Anche il campo da calcio, sebbene bagnato dalla pioggia di questi giorni era bellissimo. Io lo vedo sempre così. I ricordi sono fantastici perché aggiustano il passato. Lo sistemano, lo addolciscono. Lo colorano con la patina del tempo. La novità odierna era la “competizione”, tutti volevano giocare, quindi si impegnavano al massimo per mettere in difficoltà lo scout per eccellenza. I ragazzini erano forti, determinati. Inseguivano un sogno e correvano, correvano tanto come le formiche. E la passione azzerava i sacrifici e i ragazzi ne avevano da vendere. A questa età si è adrenalinici, un fiume in piena e il presente è già futuro. Lasciamo che finalmente emergano l’aspetto culturale del calcio e la sua straordinaria capacità di favorire l’aggregazione sociale. Servirà a tutti, ai ragazzi, agli addetti ai lavori, ai genitori. Ma servirà soprattutto a loro che impareranno a rapportarsi con la vita fuori dal campo. Per questo mi piace parlare di cultura calcistica, un argomento sul quale dovremmo tutti riflettere. Il nuovo calcio, lo sport pulito, bello, appassionato, gratuito che ho conosciuto e ho praticato, riparte da qui, in questo nostro mondo così ammaliante e dispersivo. Lo scout è una figura romantica. E i suoi strumenti di valutazione sono l’intuizione, la capacità di scegliere il ragazzo che può avere delle prospettive. Il cavallo vincente, il talento. Le risorse umane sono un valore imprescindibile. Il segreto sta nel cuore, nella passione. Palleggi, palleggi in un freddo pomeriggio d’inverno. Tanti ragazzini concentrati, soli con il loro pallone, erano capaci di passare ore, pur di superare il numero di tocchi che si erano prefissati. Non allegri, ma assorti. Una buona approssimazione alla felicità.
TIKRIT65