E’ la dura legge del calcio. Il calcio vive spesso sotto l’ombra di una grande nuvola, che nessun vento riesce
a trasportare lontano. Dodici anni e qualche giorno fa, toccò a noi commuoverci, e sentire i brividi salire
vertiginosamente, trasportati magicamente su un ponte, passando dal mondo visibile, in quello invisibile,
imparando le lezioni di entrambi, con la voce indimenticabile, dolce e soave come una melodia, del grande
radiocronista Riccardo Cucchi, the Voice.
In fin dei conti, il gioco del calcio è soprattutto fantasia: un cartone animato per adulti. Fu una valanga di
emozioni, come il destino. Quasi incomprensibile. Come Moby Dick, che Melville descrive nelle sue singole
parti; le pinne, la cosa, le fauci, ma che resta indescrivibile nel suo insieme.
Piccoli fatti quotidiani che incrostano i neuroni, come denti di cane lo scafo di una barca. E tornano su di
notte, soprattutto questa, come gnocchi nell’acqua. Questo vortice di emozioni che mi trascina indietro nei
ricordi, mi porta inevitabilmente a modificarli, per inventarmi nuovi e bei finali. Naturalmente alla televisio-
ne, anche la calma può essere un “difetto” e il fine descrittore di quella magica finalissima del Campionato
del Mondo, the Voice, Riccardo Cucchi, improvvisando dalla gabbia di vetro, attimo per attimo la sua narra-
zione, sostando qualche decimo di secondo, riprendendo, mai correggendosi, alzando e abbassando il
ritmo e il tono, ci infondeva con la sua voce, l’ansia che avevano nello stadio le decine di migliaia di
spettatori e spettatrici. Lì dove l’eloquio, doveva ed era fluente, diretto, ininterrotto. Celeberrimi il suo
detto: “clamoroso al Cibali” in Tutto il Calcio Minuto per Minuto, quando la radio, un mezzo caldo, anzi
caldissimo, diventava storia. E poi per l’ultimo rigore della partita Italia Francia 5-4: “ Grosso, retee, retee,
Campioni delMondo, Campioni del Mondo per la quarta volta, 34, 38,82,2006, un sogno, gentili radio-
ascoltatori, un sogno che si realizza.; Berlino rimarrà nei nostri cuori!!!!!…….
E noi sentivamo il vento fresco berliniano della vittoria sul viso, e ci scoprivamo a sorridere ed a emozionar-
ci insieme, immaginandoci a correre tra le nuvole, come nel film, “Il Paradiso può attendere” di W.Beatty.
E come disse il grande J.Cruijff: il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla
storia, dal prestigio e dal budget…….Buona finale a tutti!!!!!
TIKRIT