Finisce con la vittoria del Pescara ai calci di rigore, la sfida con il Pordenone, con i friulani che non hanno assolutamente demeritato, scendendo in Abruzzo senza alcun timore reverenziale. Partita piacevole e godibile, che ha decretato la formazione di Pillon come prossimo avversario del Chievo Verona nella competizione.
Pescara – Pordenone è la gara valida per il secondo turno della Coppa Italia, con i friulani che hanno superato il primo scoglio imposto loro dalla competizione sconfiggendo l’Albinoleffe. La vincente della sfida, che in caso di parità al termine dei 90′ prevede supplementari e calcio di rigore, affronterà il Chievo Verona. 4 – 3 – 3 il modulo adottato da Bepi Pillon, che si affida in avanti al tridente formato da Mancuso, Cocco e Antonucci. Rispondono gli avversari guidati da Tesser, il quale disegna un 4 – 3 – 1 – 2, con alla spalle della coppia offensiva formata da Candellone e Magnaghi, il trequartista Berrettoni. Arbitra Di Martino della sezione di Teramo.
Al 4′ subito il Pescara minaccioso con un tiro di Antonucci, ma Meneghetti sventa la minaccia in corner. Al’11’ occasionissima per gli ospiti con un tiro da fuori area da parte di Berrettoni: Fiorillo si salva. Al 13′ ancora i Ramarri con Un tiro insidioso da parte di Candellone, ma Fiorillo si salva nuovamente. Il portiere di casa si supera 2′ dopo, quando Magnaghi apre ottimamente ancora per Candellone, che si lascia ipnotizzare da un fredissimo Fiorillo, assoluto protagonista in questo primo scorcio di gara.
Al 29′ il Pescara prova a darsi una scossa con Cocco, il cui tiro viene ribattuto malamente dal portiere friulano: si avventano sul pallone sia Memushaj che Mancuso, ma senza riuscire a trovare la via della rete. Pordenone sempre bello e pimpante, tanto che al 36′ Berrettoni chiude una bellissima triangolazione, concludendo, però, in maniera troppo debole, con Fiorillo che para senza troppo problemi.
Al 39′ e al 43′ doppia chance per Mancuso, che, prima con un colpo di testa, poi con un tiro in spaccata, impegna Meneghetti, il quale, tuttavia, è costretto a capitolare al 45′, quando Brugman porta in vantaggio il Pescara, con un ottimo tiro arrivato dopo una bella triangolazione. La prima frazione si chiude, quindi, con il Pescara in vantaggio di misura. Decisivo, almeno nel primo parziale, Brugman.
Inizio di ripresa con il Pescara subito vicino al raddoppio, ma il tiro dalla distanza di Antonucci viene respinto da Meneghetti. Il Pordonone non ci sta, e al 52′ va vicino al pari con un colpo di testa di Berrettoni che si spegne sul fondo. Al 63′ ci prova ancora il Pordenone, ma il tiro di Stefani viene ottimamente parato da Fiorillo, uno dei migliori in campo.
Il meritato pari per i Ramarri arriva al 68′, quando Burrai trasforma un calcio di rigore. Tuttavia, la gioia dei neroverdi di Friuli dura poco, dal momento che dopo appena 1′ Cocco, al termine di una bella azione corale da parte degli adriatici, trova la rete del nuovo sorpasso. Al 75′ ancora Cocco da ottima posizione alza troppo la traiettoria del pallone, e spreca clamorosamente la rete del 3 – 1.
Al 79′ capolavoro di Magnaghi, che dopo il velo di un compagno, trova una conclusione micidiale che riporta il discorso in assoluto parità: 2 – 2, e tutto da rifare.
Nei minuti di recupero e sugli sviluppi di un corner, Semenzato chiama al grande intervento Fiorillo, il quale risponde presente con una grandissima parata su di un tiro da distanza ravviccinata. La gara finisce 2 – 2, e per decretare la vincente della contesa bisognerà ricorrere ai tempi supplementari.
Il primo tempo supplementare vede spingere in avanti il Pordenone, che continua a non mostrare timori reverenziali, ma che anzi ha un paio di buone occasioni con Bassoli e Misuraca, e, soprattutto con Burrai, il quale, su un piazzato calciato da posizione defilata, impegna severamente il sempre attento Fiorillo. La prima frazione dell’extra time termina senza variazioni di punteggio rispetto ai tempi regolarmenti.
All’inizio del secondo tempo supplementare è Bunino ad avere un’ ottima occasione da distanza ravvicinata, ma senza riuscire a centrare lo specchio della porta. Il secondo tempo supplementare scivola via senza particolari sussulti, e, allora, saranno i calci di rigore a designare la squadra che passerà il turno.
La lotteria dei rigori alla fine premia la formazione abruzzese, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione dei friulani, dimostratasi squadra compatta e mai doma.
TABELLINO: PESCARA – PORDONONE 6 – 5 DCR
PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Gravillon, Scognamiglio, Balzano, Machin, Brugman, Memushaj (dal 10′ pts Palazzi), Mancuso (dal 32′ st Bunino), Cocco (dal 4′ pts Monachello), Antonucci (dal 6′ sts Proietti). A disposizione: Kastrati, Fornasier, Ventola, Galante, Forte. Allenatore: Giuseppe Pillon
PORDENONE (4-3-1-2): Meneghetti; Semenzato, Stefani, Bazzoli, De Agostini; Misuraga (dal 10′ pts Lulli), Burrai, Bombagi; Berrettoni (dal 29′ st Lovisa); Candellone (dal 32′ st Ciurria), Magnaghi (dal 42′ st Bertoli). A disposizione: Lonace, Nardini, Peressutti, Facchinutti, Cotali. Allenatore: Attilio Tesser
Rete: al 45′ pt Brugman, al 23′ st Burrai (rigore), al 24′ st Cocco, al 33′ st Magnaghi