Cremonese – Pescara 3 – 0: la catastrofe è servita

Il Pescara rimedia tre schiaffi allo “Zini” di Cremona, nella gara valida per la penultima giornata del campionato cadetto, dicendo addio alla serie B, al termine di una stagione che ha visto la formazione del presidente Sebastiani non andare mai oltre la terzultima posizione nel corso di tutto il torneo. Una retrocessione meritata, figlia di scelte sbagliate e di una tracotanza per nulla placata dalla retrocessione maturata sul campo l’anno scorso, ma che solo i tribunali sportivi sono riusciti ad evitare. Chiedere al Trapani per maggiori informazioni. Il campo ha nuovamente decretato che la formazione pescarese non ha meritato di salvarsi sul campo ed a meno di clamorosi ribaltoni, sempre possibili visti i precedenti, gli abruzzesi l’anno prossimo disputeranno la Lega Pro. Stagione scellerata, inziata male e finita peggio, a causa di una politica mercantile volte solo al profitto di chi ne è a capo. Ora ci si chiede se qualcuno avrà il buon senso di farsi da parte, oppure decidere di continuare a gestire una situazione che oramai sembra essere decisamente essere fuori controllo. Per la cronaca allo “Zini” la Cremonese innesca il suo primo colpo al 28′, quando Ciofani trasforma un rigore per i padroni di casa. Il Pescara è spettatore non pagante ed al 63′ Nardi raddoppia, mentre l’ex Valzania al 72′ serve il tris, che cristallizza il punteggio sul 3 – 0 per i lombardi, già salvi prima della gara, che spedisce nell’inferno delle serie sub cadetta un Pescara che ha assolutamente bisogno di un repulisti per cercare non solo di risalire, ma anche per riqualificare la sua immagine. Ci riuscirà? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto, la serie C ora è diventata una terribile ed umiliante realtà. Per colpa di chi?