Il gatto e la volpe sono due celebri personaggi del romanzo “Pinocchio” di Carlo Collodi, i due sono l’emblema della falsità e delle ingannevoli amicizie. Il gatto si finge cieco nel romanzo, mentre la volpe zoppa e provano a circuire il povero Pinocchio, a sua volta simbolo per antonomasia della menzogna, in un romanzo tanto datato quanto attuale. Alla fine il gatto diventa veramente cieco, mentre la volpe, caduta in disgrazia, è costretta a vendersi la coda. I due furbastri animali provano alla fine della storia a chiedere scusa a Pinocchio, con non solo non le accetta, ma li deride. “Il gatto e la volpe” è anche il titolo di un grande successo musicale di Edoardo Bennato.
Al giorno d’oggi di coppie così ambigue ce ne sono tante, forse, troppe in giro, e, purtroppo, vista la pochezza morale di questa società, piena di imprenditori solo all’apparenza munifici, ma in realtà, a dire poco chiacchierati, e che creano una sorta di simbiosi malvage con altri personaggi della dubbia moralità e correttezza. Riconoscerli non è sempre facile, dal momento che spesso questi loschi figuri hanno anche la benedizione di qualcuno che è in alto, ma come ci insegna il romanzo di Collodi, alla fine anche Pinocchio, che non è uno stinco di santo, dato che è un bugiardo cronico, ha la rivincita sui due suoi falsi amici, che nella storia provano a intortarlo dall’inizio fino alla fine.