Ieri è partito il Giro d’Italia edizione 2019 numero102 percorso equilibrato tra cronometro e montagne. Percorrenza totale di 3.578,8 km suddivise in 21 tappe, tre cronometro, 18 tappe suddivise in media, alte difficoltà. Dando uno sguardo ai percorsi da fare sembrano predominare le salite come il Gavia e il Mortirolo molto impegnative e lunghe tratti pianeggianti. Chi saranno i campioni più adatti a questi tracciati, l’attuale maglia rosa, Primoz Roglic, Vincenzo Nibali, Viviani, Dumoulin. Ieri è iniziato il giro con la corsa a cronometro di 8 Km, partenza Bologna arrivo in cima al Santuario di San Luca. Come da pronostico ha vinto uno dei favoriti Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) conquistando la prima frazione con un margine di 19 secondi su Simon Yates (Mitchelton – Scott), 23 su Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) e 28 su Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team), Maglia Bianca di leader della Classifica dei Giovani, e Tom Dumoulin (Team Sunweb), mentre Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) è il primo leader della Maglia Azzurra (Gran Premio della Montagna). Oggi è partita la Bologna – Fucecchio di 205 km. Percorso in salita fino allo scollinamento appenninico seguito da lunga discesa fino a Prato. La tappa prosegue con una serie di salite e discese di diversa difficoltà tra le quali il GPM di Montalbano (il Castra). Chilometri finali con molti curve e saliscendi. Ultimo tratto di quattro km cittadini su strade nella prima parte piuttosto strette con alcuni cambi di direzione sensibili. Seguono ampi viali rettilinei intervallati da leggere deviazioni su rotatorie. Rettilineo finale di 900m su asfalto. Domani la tappa Vinci – Orbetello di km 220.Tappa pianeggiante. La strada si snoda tra le colline senesi per entrate sulle strade pianeggianti del grossetano. GPM di Poggio l’Apparita prima del finale completamente piatto che porta all’arrivo.
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