THE VOICE

THE VOICE

Ma cosa è la musica? La musica è un’arte, come la poesia, la letteratura. E’ l’assoluto vissuto, vissuto tramite un’immensa emozione che si dissolve pian, piano. Senonchè all’approssimarsi della fatale pugna, cominciò come sempre la fatale congiunzione degli astri: Muntagnin Jazz, Parco Fluviale Sulmona, Fabrizio Bosso e Mario Biondi. Si era in piena atmosfera, e la serata calda e afosa, con il pubblico numeroso, accaldato e accalcato faceva da splendida cornice. Ciak azione si girava. Bosso, con un’invenzione acrobatica scintillante come il lampo di una scimitarra, iniziò a far parlare la sua tromba furente, mentre tacevano annichilite, esatibonde, le voci di un pubblico attento ed emozionato. Con il fascino incomparabile della sua personalità, l’anfiteatro parea diventato una festa mobile, come nella Parigi di Hernest Hemingway La serata sulmonese era stata ancora una volta propizia, contando sulla passione dei consumatori. Ma la calma solo apparente, preannunziava in realtà un uragano musicale che avrebbe sconvolto e completato la serata, soprattutto per la prepotente ed istrionesca vitalità del super ospite Mario Biondi. Ficcante ed astuto come un saraceno, alto, snello e robusto nella persona, alieno da ogni durezza nei contatti, ed incline piuttosto all’acrobatismo e all’eleganza, la cui stella andava facendosi sempre più luminosa. Dopo novanta minuti di musica accanita, equilibrata, emozionante nella quale desideri e speranze si erano alternati con ritmo vertiginoso da una parte all’altra, nella quale manovrava un quintetto di professionisti, con idee lucide, cuore saldo, piede sicuro, voce possente, inimitabile, ostacolato solo dallo scorrere inesorabile del tempo. L’astro del duo Bosso/ Biondi continuò ad illuminare per un incredibile numero di canzoni il concerto con inimitabile semplicità e potenza, mietendo i più fulgidi allori nella fantasia di tanti appassionati ivi giunti. Quanto alla musica essa troverà sempre nella sua sorprendente bellezza una ragione per sopravvivere nel cuore della folla che si avviava gaudente verso l’uscita.

TIKRIT65

admin

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